lunedì 25 marzo 2013

La vocazione:cos'è?

Usiamo molto spesso la parola "vocazione" in senso ampio e forse, ci sfugge il suo significato più proprio.  Dal latino sappiamo che significa "chiamata". Chiamato da chi? Nel nostro caso, parlando di vocazione religiosa pensiamo a Dio. Ma l'accento da porre è sul fatto che una persona viene chiamata da un'Altra. La vocazione è quindi sempre una risposta ad Uno che ti chiama. Non nasce da sè la vocazione. Non ci si auto-candida. per questo è necessario il discernimento cosiddetto vocazionale. Lo fanno gli istituti religiosi per accettare o meno un candidato, ma lo facciamo tutti quando ci sentiamo"chiamati" a fare qualcosa nella vita. Andando più in profondità, la vocazione ci spinge a rientrare in noi stessi e guardarci dal di dentro. Chi siamo? Cosa vogliamo? Dove andiamo?....Domande esistenziali. Che senso dare alla nostra vita? Quando avvertiamo dentro un senso di insoddisfazione latente che copre come un velo tutto ciò che di bello facciamo...interroghiamoci. Dio forse, ci sta dicendo qualcosa? E' chiaro che la vocazione a dare la vita a Dio, tutta intera, senza sconti, unicamente e indissolubilmente, ha bisogno di un humus di fede per crescere e svilupparsi. Non che non possa nascere al di fuori di questo contesto,  perchè a Dio nulla è impossibile. Ma è certamente più difficile e faticosa per il chiamato. Ma Dio ci può chiamare anche dopo un fallimento totale della nostra vita, o una malattia, o una grande delusione....anche lì ci possono essere spiragli, fessure, dove Dio fa passare la sua Voce. Una Voce inconfondibile, che all'inizio può confondere, ma che ha un fascino irresistibile. Dio chiama tutti a vivere ed essere cristiani, credenti, ma alcuni vengono chiamati a dare testimonianza della loro fede nella totalità assoluta. Chiamati a dare il proprio cuore al Figlio di Dio che ci ha tanto amato da dare la vita per ciascuno di noi, un cuore indiviso, per sempre. A dare tutta la nostra intelligenza, il nostro talento, il nostro tempo, la nostra solitudine, la nostra creatività, la nostra gioia....TUTTO a LUI.In compenso Lui si dona tutta a noi.E nulla ci viene a mancare. Non è cosa semplice e molti hanno paura di un impegno con molte incognite. La prima reazione è: ce la farò? E se mi stancassi? E se mi innamorassi di qualcuno? E se Dio mi deludesse? Turbinio di pensieri legittimi. Ma non bisogna stigmatizzarli. Bisogna lasciarli correre per liberarsene, come il vento che porta via foglie secche. Non bisogna meravigliarsi neanche di avere pensieri simili. Fanno parte della lotta per dire sì. E allora cosa facciamo? La prima cosa è: ascoltare ciò che stiamo vivendo dentro di noi. Fare una sorta di igiene mentale. Prendersi del tempo, silenzio e invocare Dio perchè sia la nostra Luce. Ed Egli lo farà. Non bisogna avere fretta. Dio non ne ha con noi. E' paziente. Ci sa aspettare.

Nessun commento:

Posta un commento