martedì 26 marzo 2013

L'accompagnamento spirituale


Una breve scheda per aiutare chi accompagna spiritualmente gli altri e chi desidera essere accompagnato.


 L’ACCOMPAGNAMENTO SPIRITUALE
Imparare a prestare attenzione al disegno di Dio, che si fa strada attraverso gli avvenimenti, è imparare a riconoscere la Sua voce. Ci sono nella Chiesa molti aiuti dal punto di vista oggettivo e generale, che ci permettono di comprendere dove il Signore ci sta conducendo (Parola di Dio, incontri personali, omelie, catechesi, liturgia,...). Tra questi “luoghi” un aiuto può essere anche l’accompagnamento spirituale. Un attento e prudente accompagnamento spirituale si pone come strumento che favorisce la sintesi delle varie esperienze e le orienta alla crescita umana e cristiana, nella prospettiva della ricerca vocazionale. Esso spinge ad un cammino (suppone quindi la volontà di muoversi) che va al di là di quello che la persona è, o pensa di essere: lo Spirito tende a muovere, a configurare a Cristo. Tappe fondamentali dell’accompagnamento spirituale:
 • Lavoro di ricerca e di sviluppo delle doti personali positive, delle attitudini, dei desideri, degli affetti, delle virtù umane e cristiane. L’accompagnamento spirituale qui tende a far cogliere, alla luce della fede, che la storia personale e il nostro oggi, ricchi di doni, sono voluti da Dio.
 • Lavoro di avvicinamento a Cristo e confronto con Lui, che è il Signore e il centro della vita. L’accompagnamento spirituale avvia un lavoro di crescita dell'uomo secondo lo Spirito. Qui entra in chiave personale l'educazione alla preghiera, ai sacramenti, all'ascolto della Parola, alla contemplazione di Cristo amico, Figlio di Dio e modello perfetto dell'uomo
. • Lavoro di purificazione. Non si può essere ingenui o falsamente ottimisti: ci sono in ognuno carenze, vizi, egoismi e punti fermi (da cui non si riesce a smuoversi). Qui l’accompagnamento spirituale diventa invito alla conversione per un graduale cambiamento nella preghiera, nel carattere, nell'uso del tempo, nell'attenzione quotidiana a ciò in cui si crede importante...
 • Lavoro di discernimento vocazionale, di orientamento, di apertura al progetto di Dio sulla propria vita con attenzione alle attitudini, alle possibilità di servizio e di impegno a tempo pieno per il Regno di Dio.


 L’ACCOMPAGNATORE SPIRITUALE

 L’accompagnatore spirituale è una persona che si offre di camminare insieme a te verso l'unica meta: Gesù; sia chi accompagna che chi è accompagnato, nel cammino verso il Signore, cresce e perfeziona la sua maturità umana e spirituale. Tuttavia tra l’accompagnatore e il giovane non deve esserci un atteggiamento paritario altrimenti non si trova aiuto. L’accompagnatore spirituale è utile per imparare a leggere con obiettività la tua situazione e verificare se la risposta e l'impegno che metti nelle cose sono frutto di una fedeltà alla volontà di Dio, o piuttosto decisione che scaturisce dalla nostra caparbietà. L’accompagnatore però non è il protagonista della direzione spirituale, protagonista è lo Spirito Santo. Una cosa importante che puoi e devi fare per la persona che ti segue spiritualmente è pregare per lei: il tuo accompagnatore ha bisogno di luce per vedere bene te e per conoscere il piano che Dio ha su di te; la bisogno di intelligenza per indicarti la strada giusta, che non è sempre la più breve e la più piacevole; ha bisogno di pazienza per saper attendere e rispettare i tuoi momenti di crescita. Ricordati: è necessario che tu chieda esplicitamente a questa persona di Dio se si sente di assumere la responsabilità della tua crescita. Oltre ad avere il tempo a disposizione per ascoltarli con regolarità, essa deve possedere una certa maturità spirituale ed avere esperienza dei diversi cammini di fede. Tuttavia non credere che il tuo accompagnatore spirituale possa "leggerti" immediatamente né, tanto meno, sostituirsi a te, al tuo impegno e alle tue decisioni. Tu solo ne sei responsabile! Esso potrà solamente aiutarti a capire, spesso dentro uno spazio abbastanza lungo di tempo, qualcosa del tuo mistero, decifrando le tue costanti.


 II DIALOGO SPIRITUALE

 Il dialogo che si instaura tra il giovane e l’accompagnatore spirituale (uomo o donna) aiuta a comprendere le motivazioni più ampie che sottostanno alle scelte, motivazioni che si arriva a fare proprie e quindi ad amare perché in esse si crede fermamente. Caratteristiche per la buona riuscita del dialogo:
 • la più assoluta fiducia reciproca;
 • l'amore di entrambi per la verità;
 • la limpidezza;
 • la chiarezza dei discorsi;
 • la libertà di qualsiasi riserva o pregiudizio, che fa sentire accolti e capaci di accogliere sempre;
• la docilità e l'obbedienza da una parte e la fermezza dall'altra, che vanno di pari passo, attingendo direttamente alla scuola di Gesù, unica vera guida spirituale;
 • una buona dose di umiltà da entrambe le parti;
 • fedeltà al calendario prefissato e non agli umori personali (ma se senti la necessità dell'incontro può essere anche più spesso);
 • vita di preghiera di entrambi.
 Attenzione: non si fa accompagnamento spirituale per telefono; non si parla mai per mezzo di altri.

 DI COSA PARLARE?

 • Puoi cominciare col rileggere la tua storia nelle sue tappe più salienti, manifestando anche i doni che hai scoperto in te, le aspirazioni più segrete, che tuttavia ti ritornano costantemente. Tutto questo per riconoscerti all'interno di una storia d'amore in cui Dio ha fatto il primo passo verso di te e in cui ti scopri protagonista insieme a Lui.
 • Successivamente, puoi rispondere a questa domanda: «Che cosa ho fatto del mio Battesimo?» Rileggi perciò la tua vita di fede nei suoi ritmi di crescita, gli incontri che ti hanno segnato positivamente, i momenti in cui sei giunto alla certezza di essere amato da Dio come un suo figlio. Il tuo modo di pregare.
 • Descrivi poi i momenti bui, le tentazioni lungo il tuo cammino di fede, quando ti è stato difficile riconoscere la presenza del Signore nella tua vita o hai dubitato del suo amore.
 • Rileggi poi la tua vita passata e il tuo presente secondo alcuni nodi importanti: la famiglia, gli amici e gli affetti, la scuola-lavoro, le scelte fatte, le tue bellezze interiori. Chi ti ha messo in cuore il desiderio di giungere a una fede più matura e a un sì più convinto ti darà la luce necessaria perché tu possa esprimere nell'operosità quotidiana la freschezza di una vita evangelicamente vissuta.
 • Puoi riflettere sui criteri che normalmente ti guidano nelle scelte per verificare se tra questi c’è Gesù e il suo vangelo. Questo è utile per arrivare a cogliere la tua vocazione.
 • Se già hai fatto una scelta che ha orientato in modo definitivo la tua vita, puoi guardare ai criteri di manutenzione di questa scelta.

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